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Die Sammlungen des MASI

Le collezioni del MASI rispecchiano l’evoluzione della recente storia dell’arte ticinese. Dal XIX secolo, questa non è solamente improntata dalla comunità artistica regionale, bensì anche dagli artisti, collezionisti, commercianti e studiosi che hanno scelto il Ticino come patria d’adozione. In particolare, nelle collezioni viene rappresentata la caratteristica ambivalenza del Canton Ticino, con la sua identità culturale italiana da un lato e l’appartenenza politica allo stato federale svizzero dall’altro.

La presentazione delle collezioni del MASI, arricchita da prestiti autorevoli, intende offrire una visione di come l’arte in Ticino – a partire dalla fondazione dello Stato federale svizzero nel 1848 fino alla fine della seconda guerra mondiale – si sia dinamicamente evoluta nel suo contesto culturale specifico, e quali siano state le influenze provenienti dal Sud e dal Nord che si sono affermate nella regione. Il percorso espositivo ne segue alcune tappe fondamentali: dal Realismo, all’Impressionismo fino al Post-Impressionismo; attraverso il Simbolismo, l’Espressionismo, la Nuova Oggettività e il Realismo Magico si giunge alle prime fioriture del Surrealismo.

Artisti in mostra

Cuno Amiet /Pietro Anastasio / Albert Anker / Edoardo Berta / Umberto Boccioni/ Costante Borsari /Eugène Boudin/ Alexandre Calame / Paul Camenisch / Carlo Carrà / Gustave Eugène Castan / Luigi Chialiva / Adolf Dietrich/ Leonardo Dudreville / Conrad Felixmüller / Leonor Fini / Filippo Franzoni / Achille Funi / Augusto Giacometti / Giovanni Giacometti / Ferdinand Hodler / Karl Hofer / Moïse Kisling / Emilio Longoni / Claude Monet / Luigi Monteverde / Albert Müller / Cherubino Patà / Camille Pissarro / Anita Rée / Hans Richter / Christian Rohlfs / Luigi Rossi / Henri Rousseau / Alberto Salvioni / Hermann Scherer / Wilhelm Schmid / Richard Seewald / Mario Sironi / Adolf Stäbli / Niklaus Stoecklin / Félix Vallotton / Marianne von Werefkin / Robert Zünd

 

Thomas Huber (*1955)

Dedicato a una tradizione di oltre 180 anni propria del Cantone Ticino, l’allestimento delle collezioni del MASI vede al suo interno una nuova acquisizione, il dipinto dell’artista zurighese Thomas Huber, unica presenza di arte contemporanea.

Intitolato 8.02.2021, quest’opera è una veduta del Lago Maggiore con uno scorcio del massiccio del Monte Rosa perennemente innevato. A prima vista il paesaggio sembra riconoscibile, tuttavia, guardando attentamente, si può notare che Huber ricompone sulla tela un insieme di diverse prospettive delle sponde del lago. Neppure le ombre proiettate sulla superficie dell’acqua corrispondono a una luce o a un momento del giorno preciso, ma sono un connubio di luce mattutina e ombre pomeridiane. Questi elementi, al contempo realistici e impossibili, rendono l’opera allusiva e quasi metafisica, riconoscibile ma allo stesso tempo estraniante, entrando a far parte di quella tradizione ticinese del paesaggio che vive tutt’oggi.

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MASI Lugano
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