Alla Fondazione Modena Arti Visive, Salvatore Vitale realizza un’installazione in cui si intrecciano e si sovrappongono riflessioni sull’essere osservati e sull’osservare, sulla nostra vita post-pandemica e la digitalizzazione della società. Utopia di fluidità di movimenti e stato, oppure distopia di sorveglianza?
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